In principio era il blogger…

In principio era il blogger, poi è arrivato l’influencer. Domani chi lo sa?

Durante il corso “Be a blogger & social influencer”, la prima domanda che ho fatto a Chiara Maci, fondatrice di Sorelle in Pentola e protagonista del famoso programma tv “Una vita da food blogger”, è stata: “È sicuramente un trend in crescita; ma quanto è destinato a durare? È qualcosa su cui si può investire?”.

Beh, per conoscere la risposta dovrete ovviamente arrivare in fondo al post senza saltare neanche una riga!

PERCHÈ HO FATTO QUESTO CORSO

Perché il progetto di Breakfast&Coffee è cresciuto tantissimo negli ultimi mesi; ho avuto modo di entrare in contatto con il mondo dei blogger e degli “influencer” – pur non sentendomi propriamente una di loro – e di conoscere aziende interessate a investire in queste dinamiche; sento che tutto sta cambiando velocemente, le variabili in questo mondo sono tantissime, in continuo divenire e la mia intenzione, dato che ad oggi ci sono dentro, non è di subirle, ma di comprenderle e agire il più possibile con consapevolezza, nel rispetto di chi mi segue e dei temi che voglio (o sono chiamata) a trattare.

Sono qui a raccontarvelo perché credo tantissimo nella condivisione. Spero possiate trovare buoni spunti di riflessione per i vostri progetti di cui spesso mi chiedete in via privata 🙂

Unica precisazione: il corso era ovviamente rivolto a chi, pur non avendo ancora un blog avviato, intende crearne uno facendolo diventare un potenziale strumento di guadagno o lavoro. Non stupitevi quindi se troverete termini o contenuti che possono suonare “strategici”; fa tutto parte del gioco.

Ultima cosa: andrò un po’ a braccio, perdonatemi, cercherò di riportarvi i miei appunti arricchendoli con commenti e riflessioni personali il più chiari possibile. Pronti? Via!

IL BLOG: UN VALIDO STRUMENTO (SE SI SA COSA DIRE)

Aprire un blog senza sapere quali contenuti andranno a riempirlo è la cosa più sbagliata che si possa fare. Un blog si apre perché si ha bisogno di comunicare qualcosa (un prodotto, un’esperienza, un’informazione); il primissimo consiglio per chi vuole intraprendere questa strada quindi è: inaugura il tuo blog quando avrai un po’ di contenuti pronti per essere pubblicati; scrivere il primo post e poi lasciare il blog a prendere polvere non è una scelta saggia (la continuità, come vedremo più avanti, è una delle carte vincenti per un buon posizionamento).

“NON APRO UN BLOG PERCHÉ CE NE SONO TROPPI, CHI MI LEGGERÀ?”

Al contrario, molti che avrebbero contenuti interessanti di cui parlare si sentono scoraggiati dalla concorrenza; è vero, i dati statistici non ci aiutano e ci confermano che nascono migliaia di nuovi blog ogni giorno nel mondo. Come potremmo quindi noi fare la differenza?!

In due modi: scegliendoci uno stile nostro, che si differenzi da quello degli altri (e sullo stile, ne avrei parecchio da dire, anzi, l’ho già detto qui!), e puntando alla “nicchia”.

LA NICCHIA: COS’É E COME TROVARLA?

Scegliere un argomento di cui non tutti parlano e che non sia così diffuso è la carta giusta per attirare l’interesse di persone o aziende affezionate a quel tema; se ci inseriamo in una “nicchia”, i numeri non saranno un problema, il successo è assicurato poiché saremo tra i pochi che ne parlano!

Un esempio? Nel mondo del food potrei prediligere tematiche legate al vegan o gluten free; nel settore del travel le mete esotiche; nel mondo creativo l’handmade e così via! Al corso con Chiara Maci ho incontrato tantissime personalità interessanti, una diversa dall’altra, e tutte con un potenziale tematico incredibile; più di tutte mi ha colpito una mamma di tre gemelli (non a caso il suo blog si chiama “The Triplets Mama”) che vive la quotidianità tra lavoro, fornelli e vita a cinque! Pensate a quanto potenziale (e quindi seguito) rispetto alla massa potrebbe avere; la “sua nicchia” è già pronta!

Il punto quindi non è pensare a cosa c’è già ma a cosa ancora non c’é! Copiare gli altri o provare a imitarli non servirà a nulla o, almeno, non poterà lontano; le idee originali e spontanee vengono ripagate, sempre. Anche perché chi le ha avute è partito sicuramente prima degli altri 😉

COSA HO DA COMUNICARE CHE GLI ALTRI NON HANNO?

Bisogna sapere su cosa si può puntare; la personalità deve venire fuori, la persona è la firma e il blog diventa quella firma; se si entra a far parte di una community di interesse, gli utenti tenderanno ad affezionarsi ai temi trattati, ne saranno incuriositi e invogliati a saperne di più.

Il punto è: ottimizza le tue risorse; punta sulla scrittura se pensi di essere bravo con la dialettica; gioca tutto sulla parte visiva delle immagini se sei bravo a fotografare; chi ha delle belle foto magari non ha bisogno di grandi didascalie e viceversa. TEMPO e COSTANZA sono le prime due cose da investire in assoluto.

BLOGGER, INSTAGRAMER, YOUTUBER. INSOMMA, GLI OPINION LEADER

Questa parola oggi inflazionatissima ha preso pieghe e definizioni piuttosto variegate, anche perchè ci sono ormai influencer per ogni settore e in base al tipo di social avrà delle caratteristiche diverse. Tutti vogliono fare gli influencer senza sapere bene cosa significhi; alcuni “si proclamano” tali pur non sapendo che, se hanno bisogno di dirlo, probabilmente non lo sono davvero.

Sta di fatto che l’influencer è una persona che influenza il consumatore e per questo ricercatissima dalle aziende; è qualcuno di competente nel proprio settore di interesse, che punta tutto sul personal branding e sulle sue capacità di comunicare attraverso sé stesso (pensate a cosa ha creato CLIO MAKE UP su una cosa apparentemente semplicissima!).

In un modo o nell’altro quindi l’influencer avrà il suo peso nelle scelte d’acquisto di una platea che ha deciso di seguirlo e di prenderlo come punto di riferimento. Per questo motivo è chiamato ad essere il più onesto e oggettivo  possibile.

Un influencer crea giorno per giorno una relazione importantissima con i suoi follower; si racconta attraverso i suoi post, condivide estratti più o meno filtrati della propria quotidianità; instaura una relazione. La relazione è al centro di questo nuovo modo di comunicare ed è importante riconoscere l’influencer come persona e non come nuovo media. É questa la chiave di tutto.

PERCHÉ LE AZIENDE CERCANO GLI INFLUENCER?

Perché ormai i consumatori sono impermeabili alla comunicazione tradizionale (il “famoso” adv). E le aziende hanno bisogno di vendere. Ma per vendere devono comunicare. Come? Attraverso canali alternativi. C’è poi un fatto: grazie a uno strumento potentissimo di nome Google, oggi siamo tutti consumatori informatissimi e consapevoli.

SE si crea un “caso” attorno a un ingrediente nocivo che fino a ieri avevo mangiato con tranquillità nei miei biscotti per la colazione, io da bravo consumatore informato lo saprò e smetterò di comprarli! E SE l’azienda che produce tali biscotti vorrà fare una campagna di sensibilizzaizone per comunicare che quell’ingrediente è stato rimosso e i miei biscotti sono tornati buoni e sani come prima (meglio di prima!) probabilmente si rivolgerà a influencer (o gruppi di influencer) come Chiara Maci.

Ma la domanda è: “Perché ho bisogno che sia Chiara Maci a dirmi che posso tornare a mangiare tranquillamente i miei benedetti biscotti?!”.

Il punto non è tanto che me lo dica lei, ma me lo dica una persona di cui ho stima, fiducia, rispetto e che reputo credibile. Una persona in linea con tutti i miei valori e la mia etica di consumatore (ricordate questa parola!). E da questo punto di vista siamo TUTTI potenziali influencer! Solo che per il gioco dei grandi numeri, se a dirlo è qualcuno con un grosso grosso seguito, avrà un peso maggiore, è normale.

Ma attenzione: per un’azienda, affidarsi a un influencer non implica necessariamente il successo di una campagna di comunicazione (e anche qui, sulla parola “successo”, ci sarebbe da aprire una parentesi: molte aziende hanno il solo scopo di incrementare le vendite, altre quello più strutturato di creare brand awareness – cioè consapevolezza e stima del brand- altre ancora di promuovere l’uscita sul mercato di un nuovo prodotto).

L’influencer noto NON equivale quindi al successo del brand! Perché? Perché dipende tutto da che tipo di persona è l’ifluencer scelto. Saper comunicare, saperlo fare BENE, non è da tutti. Fare comunicazione vuol dire tante cose; se si vuole comunicare dando valore a un prodotto, non basterà dire “è buono! Compratelo!” ma testarlo, provarlo, raccontarlo, incorniciarlo esaltandone le caratteristiche e il perché è piaciuto (se è piaciuto!).

CREDIBILITÀ PRIMA DI TUTTO

Prima ancora di dire di voler diventare influencer, bisognerebbe lavorare sulla propria credibilità. Come?

  • Scrivendo e condividendo contenuti interessanti per il proprio target di riferimento;
  • Essendo onesti ed “espliciti” anche quando si pubblicano post legati a brand/aziende;
  • Scegliendo le aziende con cui collaborare con criterio e con coerenza rispetto alla propria figura;
  • Pubblicando contenuti di qualità. Meglio pochi ma buoni che tanti discreti.
  • Interagendo con gli altri, seguendoli e commentando i loro post. I social nascono per interagire, non come vetrina su se stessi;
  • Informandosi e aggiornandosi sempre anche su temi attuali che esulano dalle nostre tematiche principali;
  • Capire l’importanza del “lungo periodo” rispetto al “guadagno facile e veloce”.

L’INFLUENCER HA UN’ETICA?

Beh, dovrebbe! E nessuno gli dirà mai come impostarla; l’etica è qualcosa che fa parte della personalità e della correttezza nei confronti degli altri, come ad esempio: decidere di accettare o meno collaborazioni gratuite; scambiare merce con il solo ritorno di visibilità; dichiarare o occultare la pubblicità ad un prodotto; utilizzare sempre uno stile di comunicazione coerente e onesto; evitare azioni poco pulite come il comprare follower o commenti (tanto poi ci sono i tool che li sgamano!).

PUBBLICITA’ VS SOCIAL POST

Un blogger o un influencer, una volta individuata la sua linea etica, dovrebbe essere bravo a non allontanarsene, pena la perdita di credibilità tra i suoi followers e, soprattuto, la non coerenza di immagine per le aziende che collaborano con lui.

La pubblicità nel “mondo influencer” si distingue da quella tradizionale perché il contenuto, il suo modo di comunicarlo e il mood del post viene deciso dall’influencer stesso.

Es. Se Coca Cola decide di lanciare la nuova Coca Life attraverso il mondo influencer non lo farà preparando una campagna da condividere già confezionata,, ma chiedendo ai soggetti scelti il loro modo di vivere e comunicare la Coca Life. É  da qui che parte un nuovo contenuto e una nuova forma di “product placement”.  Sta all’azienda scegliere gli influencer corretti e coerenti con il proprio brand e il proprio target e sta all’influencer fare il modo che quella comunicazione sia il più vera possibile. Se falsa o “markettara” il pubblico lo riconoscerà e potrà decidere di non seguire più l’influencer.

(Dal corso di CHIARA MACI “TO BE A BLOGGER & SOCIAL INFLUENCER”).

NON FARE STRATEGIA. SE COMUNICHI BENE VERRÀ DA SOLA.

Pensare a priori che strategia si vuole seguire per avere successo è sbagliato; non ce n’è una giusta in assoluto; non una che vada bene per tutti. Non bisogna costruire la propria strategia, verrà strada facendo e probabilmente senza neanche accorgersene! Se parliamo e pubblichiamo contenuti che sentiamo nostri e a cui diamo valore, non avremo bisogno di ricercarli, ma verranno naturalmente fuori perchè parte della nostra quotidianità. UNA COSA IMPORTANTE è poi  ragionare sul LUNGO PERIODO, cosa vuol dire? Che se siamo disposti a lavorare bene oggi, con qualità e coerenza, saremo certamente ripagati in futuro.

L’IMPORTANZA DEL VISUAL STORYTELLING. LO STORY CHE?

Letteralmente: comunicare attraverso le immagini. Instaurare una relazione, stabilire una connessione, aprirsi e raccontarsi attraverso le proprie foto; e su questo instagram è il social prediletto, basandosi sull’impatto visivo.

Un’immagine da sola può valere più di mille parole; ma una buona didascalia aiuta sempre; instagram è un social ed è pensato, come tutti i social, per interagire; se vogliamo ottenere interazioni da chi ci segue che siano più di un semplice “Amazing!”, dobbiamo avere argomenti da proporre e contenuti di qualità da trattare (certo, magari non necessariamente tutti i giorni!).

Mi è piaciuto molto l’articolo di Riccardo Esposito in cui sono portate ad esempio alcune campagne marketing di successo fondate sul visual storytelling; l’articolo è sul sito di STUDIOSAMO Academy, di cui avevo seguito già tempo fa un web in air su instagram davvero molto interessante.

LE RELAZIONI VANNO CURATE

Se decidiamo di porci in una posizione tra il brand e il consumatore, indipendentemente da quanto seguito abbiamo, in quel momento siamo il tramite e se emettiamo un giudizio quello avrà il suo peso. Che io stia dando il buongiorno, descrivendo un prodotto o promuovendo una meta turistica, chi mi segue vorrà saperne di più, approfondire; e sarà bene rispondere singolarmente a tutti, sia che si tratti semplicemente di un “BUONGIORNO ANCHE A TE!” che di un commento più strutturato.

Il consigliare qualcosa porta a instaurare una relazione; e relazione sui social network vuol dire “mi piaci, ti cerco, ti seguo“. Il social più richiesto dalle aziende oggi è instagram, seguito da facebook e solo in ultimo il blog.

E parlando di relazioni Chiara Maci ci raccontava:

“Ho gioito di più quando ho raggiunto i miei primi 100 follower che non i 100mila, perché all’inizio sono veri e li conosci uno per uno, poi diventano massa. La qualità e le interazioni sono la cosa più importante di tutte e si possono curare davvero solo sui piccoli numeri”.

(Dal corso di CHIARA MACI “TO BE A BLOGGER & SOCIAL INFLUENCER”).

 LO STORY TELLING E IL MARKETING ESPERENZIALE

“Non il frutto dell’esperienza ma l’esperienza stessa è il fine”. (W. Pater)

Puntare solo sul product placement è oggi diventato riduttivo sia per i blogger che per i brand, poichè i consumatori ormai sono bombardati anche (soprattutto) sui social con la promozione dei prodotti.

La nuova tendenza quindi è quella del MARKETING ESPERIENZIALE: il prodotto non viene comunicato più soltanto attraverso “lo scatto” o il suo utilizzo, ma tramite un percorso di esplorazione e conoscenza che passa attraverso gli occhi del blogger, che a sua volta accompagna chi lo segue (target finale dell’azienda) attraverso un rapporto di fiducia, relazione, familiarità ed emozione in un’esperienza unica.
Lo scopo è quello di costruire un dialogo tra brand e clientedove il blogger diventa il tramite, coinvolgendo e stimolando in prima persona la sua community. L’obiettivo è rafforzare l’immagine positiva del brand. E gli “ingredienti” necessari per farlo sono fiducia, semplicità, personalizzazione, emozione e familairità (non si può raccontare qualcosa che non si conosce)! Tutto passa per questa semplice equazione:

IL BRAND sta alla STORIA come il CONSUMATORE sta all’EMOZIONE.

UN PO’ DI RIFLESSIONI PERSONALI

A corso finito non ho potuto fare a meno di fare il punto su me stessa e chiedermi oggi dove sono. Posso dirmi una blogger? Sono un’influencer?
Cosa ci vedono le aziende nel mio profilo?

Quando comunico un prodotto, io non sto dicendo di comprare QUEL prodotto.
Io lo sto raccontando, dicendo che esiste e se (come dice Chiara Maci) lo avrei scelto comunque per metterlo in tavola, che problema c’è?!
Ormai non fa più nemmeno alcuna differenza che mostri il pack nelle foto; non lo faccio perché mi viene richiesto, lo faccio perché sto incorniciando un prodotto e se quel prodotto appartiene a un brand che apprezzo, io lo mostro per dargli valore.

I miei post non sono tutti sponsorizzati; e comunque posso dire con sicurezza (perché anche alcuni di voi che mi leggete me l’avete confermato) che quelli che lo sono non stonano col resto.

Ho incrementato il numero dei post sponsorizzati? Certo.
Ho aumentato le collaborazioni con i brand? Ovviamente.
Ho iniziato a guadagnare facendo quel che faccio con Breakfast&Coffee? Sì.

Forse non tutti sapete che esistono piattaforme come Buzzoole che mettono in contatto i blogger con le aziende. Tutti possono iscriversi. Cosa ci si guadagna? Crediti e visibilità.
Soldi quindi, e contatti utili. Perché se il contenuto prodotto è buono, l’azienda lo noterà e potrebbe contattare chi l’ha creato anche per altre collaborazioni.

Mi occupo di grafica e comunicazione visiva.
Adoro reinterpretare l’immagine di un brand e presentarlo nella mia chiave di lettura. È il mio lavoro. E con Breakfast&Coffee ho trovato uno sbocco creativo in un mondo che amo.

Ho avuto la fortuna di entrare in contatto con brand che mi hanno richiesta in esclusiva, perché volevano il mio stile e il mio modo di comunicare;
ma anche di essere contattata da aziende che preferiscono puntare alla massa senza alcun lavoro di selezione e pensando che inviando quel prodotto a pioggia tra i bogger, da qualche parte il ritorno ci sarà.
È tutta esperienza; ad oggi ho imparato a chiedere quasi sempre quanti blogger sono in coinvolti in un’attività prima di accettarla.

LA RISPOSTA (SE SIETE ARRIVATI FIN QUI VE LA SIETE MERITATA)

Se siete arrivati fino a qui vi meritate la risposta che vi avevo promesso in cima al post: “Quello dei blogger e degli influencer é sicuramente un trend in crescita; ma è destinato a durare? È qualcosa su cui si può investire?”.

Secondo Chiara Maci, sì. Le aziende continueranno a investire sempre di più in queste dinamiche, con un’attenzione (si spera!) sempre maggiore alla qualità dei contenuti proposti e alla selezione dei blogger da coinvolgere di volta in volta per le specifiche campagne.

Secondo me? Dipende. Restare aggiornati sui trend, crearsi il proprio stile, partecipare attivamente agli eventi social a cui si viene invitati e seguire gli altri del settore è sicuramente il modo migliore per tenere la propria comunicazione fresca, accattivante, attuale. La tendenza a coinvolgere figure “influenti” forse crescerà, magari in modalità e tempistiche che ad oggi non possiamo prevedere; ma più che aspettare il corso degli eventi penso sia bene rimboccarsi le maniche e tracciare la propria strada prima che ci arrivino gli altri.

 

coffeeSe l’articolo ti è piaciuto fammelo sapere lasciando un commento, sarò felice di leggerlo e risponderti!

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48 commenti Aggiungi il tuo

  1. Martina ha detto:

    Ciao, ho compreso a pieno ciò che hai scritto e mi è piaciuto molto. Sono una ragazza giovane e alle
    prime che ha voglia di trasmettere e mettere in atto l’amore per la cucina; insomma aprire quindi un blog e provarci. Hai qualche altro consiglio da darmi?

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Ciao Martina! Grazie per questo tuo commento! Come ho scritto nel post, prima di partire, cerca di prepararti un bel numero di contenuti (e una bozza di piano editoriale) così sai di avere già delle settimane coperte per le varie pubblicazioni; essere regolari è una cosa molto importante 🙂
      Pensa bene al nome che darai al blog (che deve rispecchiare te e la tua idea di cucina) e al logo che rappresenterà visivamente la tua immagine! Io utilizzo wordpress come piattaforma, che dà buone possibilità di personalizzazione, quindi te la consiglio!
      Se hai altri punti o domande chiedi pure!

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  2. loshame ha detto:

    Davvero interessante. Mi piace 😊

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Ma grazie! felice che ti sia piaciuto! Hai un blog o stai pensando di aprirne uno?! 🙂

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      1. loshame ha detto:

        Ho un blog… aspirante fashion blogger 😊.
        Dai un’occhiata al mio blog e dimmi che ne pensi.
        Se ti piace puoi seguirmi 😊

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      2. breakfastandcoffee ha detto:

        Ho dato un’occhiata al volo! Penso che puoi lavorare molto sulla parte visiva (primo fra tutti un logo che dia identità al blog e faccia venir fuori te come persona!) e sulla resa fotografica dei contenuti! Dai un’occhiata al blog http://www.dressingandtoppings.com capirai cosa intendo 😉

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  3. AleB. ha detto:

    Ciao! I tuoi post sull’argomento sono sempre utili e interessanti soprattutto per chi ha iniziato questo percorso da poco e si trova un po’ disorientato con una marea di dubbi 😅 tu invece sei sempre molto chiara e dai ottimi consigli 😊

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie mille davvero, sono felice di essere risucita a comunicare in modo chiaro ed efficace! Tu hai un blog avviato o stai pensando di aprirne uno?! Se hai bisogno di consigli specifici chiedi pure! 🙂

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      1. AleB. ha detto:

        In realtà il mio blog è già avviato da un anno, ma all’inizio visto che lavoravo a tempo pieno era più un hobby, quindi è partito con molta calma. Ora che ho più tempo (perché non lavoro più 😅) stavo iniziando a pensare di farlo diventare una possibilità professionale. Il mio è un blog di pasticceria e ho il timore che rimanga disperso tra i miliardi di blog sull’argomento, anche se ho tante idee e progetti in testa

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      2. breakfastandcoffee ha detto:

        Mandami in privato link e riferimenti social, sarò felice di darti qualche consiglio più strutturato! Hai ragione, la concorrenza è tanta, specie nel mondo del food; devi essere brava a comunicare bene quello che fai e a trovare la tua cerchia di collaborazioni; come dicevo nel post anche avere la propria nota distintiva è fondamentale!

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      3. AleB. ha detto:

        Sei carinissima 😍 ti ho inviato un messaggio dalla sezione about 😊 grazie mille!!

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  4. lamaninagolosa ha detto:

    Marika!!! Bellissimo questo post e così come l’altro (inerente questo argomento) super utile. Scritto bene e chiaro!!! Deve essere stata un’esperienza incredibilmente stimolante e motivante e ti ringrazio di cuore per averla condivisa con noi!!!!! Grazie per gli spunti e…no. Le tue foto sponsorizzate non stonano per niente anzi!!!!! Sai reinterpretare sempre con gusto e stile (il tuo😍) continua così!!!!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie davvero, felicissima di aver condiviso questa esperienza e che il messaggio sia arrivato chiaro e diretto! Capisco che molte cose potrebbero essere di “settore”, ma anche per chi inizia ad affacciarsi in questo mondo potrebbero tornare utili consigli!
      Sapere che hai apprezzato mi rende davvero felice 🙂 a prestissimo!

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  5. Tania ha detto:

    Marika!!! Questo articolo è chiarissimo,, fa entrare nel vivo del corso a chi lo legge. Il tuo modo di comunicare è semplice e lineare, fa capire e rende l’idea di ogni cosa che fai. Bravissima!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie mille davvero 🙂

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  6. mumwhatelse ha detto:

    Grazie Marika, l’ho letto non a colazione ma mentre facevo addormentare il nanetto 😂. Concetti chiari e spiegati bene. Ora vediamo di metterli un po’ in pratica… buona giornata!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie mille a te per esserti fermata a leggere! Baci al nanetto (e bravo lui che ti ha permesso di leggerlo!) 🙂

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  7. Ilaria ha detto:

    Ciao Marika! Ti seguo sempre su Ig, (sono l’investigatrice di Lisianthus se ricordi…ahahahah) Ho letto tutto l’articolo, e devo ringraziarti perchè è una guida scritta in maniera più “comprensibile” rispetto a quelle che si trovano in giro sul web. Il mio Blog è ancora giovane, ci sto mettendo davvero tanto impegno e costanza, spero di avere qualche risultato, in ogni caso è un divertimento! Il mio posticino creativo dove posso raccontare le mie passioni, condividerle, e magari ispirare qualcuno!
    Grazie ancora e a presto!!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Ahahah! Ciao Ilaria, ma certo che mi ricordo 😀 bravissima, il blog deve essere inteso proprio come lo descrivi: un piacere innanzitutto, uno sbocco per le proprie passioni creative e uno strumento di comunicazione. Tutto il resto è una conseguenza, ma prima di tutto deve piacerti quello che fai! Scrivimi pure se hai bisogno di consigli più precisi o vuoi farmi dare un’occhiata al tuo blog! nella sezione “about” trovi un form dedicato 🙂 buona giornata e grazie davvero per questo commento!

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  8. elisabettapend ha detto:

    a me piace molto quello che fai!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie infinite Elisabetta! 🙂

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  9. Ciao Marika!
    Complimenti! L’articolo mi è piaciuto molto. Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Anch’io di recente ho seguito uno dei corsi proposti dalla stessa società. Quello per vlogger con Sistiana. Da poco più di un anno ho aperto il mio canale YouTube Audrey Ilcircolodelleidee. È nato per gioco, per tenere compagnia, fornire idee e spunti ad amiche annoiate durante il periodo estivo perchè a casa da lavoro. Ho iniziato semplicemente condividendo le mie passioni. Col tempo mi sono accorta che mi piace quello che sto facendo e voglio darmi una possibilità professionale in questo campo, anche perchè attinente con le mie conoscenze e competenze. Sono laureata in economia e la figura dell’influencer è sicuramente una modalità di marketing emergente. Così ultimamente ho iniziato a impegnarmi con costanza, ho iniziato a investire su me stessa e a frequentare corsi, acquistare attrezzature e informarmi meglio su questo mondo. Mi piacerebbe avere una tua opinione su ciò che sto facendo. E avere qualche tuo consiglio. Grazie! Adriana

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie mille per questo feedback Adriana! Sono davvero felice che il post ti sia stato utile 🙂 scrivimi pure una mail diretta con i link ai tuoi canali; trovi un form dedicato nella sezione “about” nel blog. A presto!

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  10. Daniela F ha detto:

    Ciao Marika! Molto interessante! B r a v i s s i m a!!!!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie mille davvero! Felice che ti sia piaciuto!

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  11. 🌻 Sara in wanderlust ha detto:

    Interessantissimo articolo, soprattutto per chi non sappia da che parte iniziare! È un mondo che spaventa, i commenti negativi sono ovunque e interagire/intrattenere chi provi a darti fiducia non è sicuramente facile.
    Grazie per questi appunti e per l’indiretto incoraggiamento a non mollare!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie a te Sara, per esserti fermata a leggerlo! In bocca al lupo per i tuoi progetti!😊❤️

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  12. 🌻 Sara in wanderlust ha detto:

    Interessantissimo articolo, soprattutto per chi non sappia da che parte iniziare!
    È un mondo – quello dei blogger, ecc – piuttosto difficile da abitare, soprattutto per i commenti negativi sempre dietro l’angolo e per la capacità necessaria per mantenere vivo il rapporto con chi provi a darti fiducia; farsi conoscere attraverso uno schermo è molto più complicato che di persona, purtroppo.
    Grazie per gli spunti e l’indiretto incoraggiamento a non mollare!

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  13. ShakeyourFreelife ha detto:

    La lettura di questo post mi ha accompagnato nel viaggio in metro, subito dopo la pubblicazione. Mi ero promesso però di rileggerlo con calma e appuntarmi alcuni consigli utili … ho stampato in pratica tutto l’articolo e me lo tengo nel mio quaderno di appunti! 🙂 e’ veramente ricco di spunti, di delucidazioni e soprattutto ciò che più mi piace, è che da “giustizia” all’attività dei blogger/influencer (almeno quelli seri come te). Seguito i tuoi consigli! Baci e buona giornata!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie mille Manolo, felicissima di saperlo! Buona giornata a te!

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  14. Michela Festa ha detto:

    Che brava, molto onesta, limpida e chiara come sempre, di te si evince sempre la condivisione, è questo che fa andare avanti, la condivisione, non l’autoelogiarsi o dire che quello che fai è bello e perfetto. Bisogna sempre essere autocritici ed andare avanti con lo sharing. Io penso che il fenomeno verrà regolato in futuro e che le figure sulla scena di un’azienda possono cambiare di anno in anno, quindi è bene rimboccarsi le maniche e non puntare la propria vita su un blog, ma tenerlo sempre come hobby/passione/lavoro. Baci ❤

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  15. Ciao! Ho letto il tuo post e l’ho trovato davvero interessante! Anche io ho un blog che purtroppo non aggiorno spesso ma appena posso mi ritaglio sempre un po’ di tempo, è una pratica davvero molto rilassante e stimolante. Ho appreso i tuoi consigli e ne farò tesoro! Ps. Il tuo blog è davvero ben curato, complimenti! 🙂 un bacio e buona giornata 🙂

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  16. Alice ha detto:

    Ciao Marika, post interessantissimo. Hai già risposto a molti dubbi che avevo, no su tutti se siano meno l caso di aprire un blog visto l’elevatissimo numero di quelli già esistenti e hai confermato l’idea che mi ero fatta: evitare l’improvvisazione e capire dove si vuole arrivare. Grazie, prozac al cioccolato

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  17. Sara ha detto:

    Wow articolo chiaro e ben scritto. Ho frequentato anche io un corso simile, un master sul Digital Journalism, e ci ho ritrovato tutti i punti da te esaminati!!!!! In bocca al lupo per il tuo lavoro

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie mille Sara! Se hai un post dedicato al tuo corso segnalamelo che lo leggo volentieri!😊

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  18. Bricioledinido ha detto:

    Ciao MariKa!
    Complimenti, letto tutto d’un fiato nella penombra del soggiorno, cercando di far addormentare mio figlio.

    Io, insieme ad altre due amiche ho un sito, partito inizialmente come blog, è http://WWW.BRICIOLEDINIDO.COM

    Stimo guadagnando piano piano il nostro spazio di mondo con la sola creatività: articoli, progetti, prodotti; un modo di comunicare e parlare che credo ci distingua dagli altri Blog dello stesso settore.

    Il corso con Chiara Maci sarà stato super e ti ringrazio per aver condiviso con noi questi piccoli spunti di riflessione.

    Noi siamo una piccola realtà, i nostri numeri magari non attireranno le aziende ma credimi, gioiamo per ogni singola interazione con il nostro pubblico.

    Se hai qualche suggerimento, ci fa piacere ascoltarti.
    Un abbraccio
    Cristina di Briciole di Nido

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Cristina! Grazie mille per questo feedback! E scusa il ritardo clamoroso nella risposta 🙂 il vostro progetto è davvero splendido e fate bene a coltivarlo con tanta passione! Grazie per esserti fermata a leggere il post, sono felice che ti sia stato utile! Ci teniamo sicuramente in contatto 🙂

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  19. Alessandra ha detto:

    Complimenti, davvero molto bello! Non è sempre facile trovare online articoli che trattino l’argomento in maniera così semplice e diretta allo stesso tempo. ☺👏🏻 Mi trovi d’accordissimo con te su tutti i punti, soprattutto sulla “costanza” nel pubblicare…
    Un caro saluto
    Alessandra ❤
    Wedding blogger

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie mille Alessandra! E scusa il clamoroso ritardo con cui ti rispondo! Sono davvero felice che il post ti sia piaciuto e tu l’abbia trovato utile 🙂 a presto!

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  20. Veronica ha detto:

    Ciao, il tuo articolo è davvero interessante! Ho iniziato a fare dolci da quando ero ragazzina, guardando mia madre che ne faceva tanti, per la famiglia e per amici, mi sono appassionata di più alla pasticceria l’anno scorso e pian piano sto cercando di crescere…mi piace moltissimo provare prodotti/cibi nuovi per poi creare ricette 😍 Ultimamente ho pensato di creare un blog, ma mi spaventa un po’…la voglia c’è ma forse ancora ho tanto da imparare e mille dubbi! Ho una domanda da farti: se dovessi provare dei prodotti nuovi, anche se non fossi in collaborazione, posso comunque farli vedere ed esprimere dei pareri?

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Ciao Veronica! Grazie mille di questo commento, sono molto felice che il post ti sia piaciuto 🙂
      Prima di aprire un blog ti invito a leggere attentamente tutto quello che ho scritto a riguardo! Sono consigli utili per arrivare preparati alla prima pubblicazione 🙂
      Certo che puoi recensire prodotti che usi!

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      1. Veronica ha detto:

        Ah perfetto!! 😍😍😍 sai anche a me farebbe piacere collaborare con aziende appunto perché mi piace provare prodotti nuovi 😍😍😍. Grazie mille per avermi risposto…io comunque continuo sempre a seguirti…non so se ti ricordi di me…su Instagram sono profumo di dolci 😃 Ciao ciao 👋🏻

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  21. Veronica (profumo di dolci) ha detto:

    Buongiorno Marika :), sto rileggendo il tuo articolo riguardo il blog…a me piace fare dolci, crearli e provare sempre nuove ricette, e come ti ho detto l’altro giorno mi piace anche provare prodotti nuovi…secondo te sono buoni elementi per aprire un blog? Vorrei che diventasse anche un lavoro, oltre ad essere una passione…..forse sto correndo troppo vero??!! Riguardo invece instagram, secondo te quand’è il momento di passare ad un profilo aziendale?

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Ciao Veronica! Mi sento di dirti che aprire un blog è una decisione “importante”, nel senso che richiede tempo e passione; come consiglio nel post, ti consiglierei di preparare prima una buona quantità di contenuti (per coprire i primi mesi) e poi lanciarlo 🙂 non pensare ad oggi cosa potrebbe diventare, a prescindere dall’idea che hai tu in mente potrebbe sorprenderti e diventare molto altro!
      Sul profilo aziendale mi sentirei di dirti anche subito, dà tanti insight utili e interessanti per chi vuole capire si più sul proprio target e posizionamento 🙂 ma c’è chi sostiene che penalizza nelle visualizzazioni, ma per i grossi profili! Fai un po’ di ricerca magari 🙂

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  22. Veronica (profumo di dolci) ha detto:

    Secondo me il profilo aziendale da tanto invece….la tua esperienza è stata positiva no?

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  23. Cecy ha detto:

    Articolo davvero utilissimo!!!Io ho giusto appena iniziato e nella testa ho ben presente cosa voglio fare, ma metterlo in pratica è sempre la parte più ostica!Ho iniziato senza alcuna pretesa ma con l’unico intento di farmi conoscere per quella che sono!
    Studiare un po’ questo mondo e scoprirne le potenzialità è davvero sempre molto piacevole!Quindi viva le persone come te che condividono info così utili!Non è da tutti!
    Ovviamente complimenti per il tuo lavoro!Adoro le tue foto!!!un abbraccio e in bocca al lupo per tutto!

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    1. breakfastandcoffee ha detto:

      Grazie a te per esserti fermata a leggere e aver lasciato questo commento! In bocca al lupo per tutti i tuoi progetti!

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  24. silvia ha detto:

    Bellissimo questo tuo post l ho trovato.davvero interessante…ho un blog da circa nove mesi ma è rimasto sempre stazionario potresti darmi qualche consiglio? Baci

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