L’ultima settimana di Luglio abbiamo avuto la fortuna di poter abbandonare per qualche giorno una caldissima Roma e fuggire in Trentino. Ho condiviso alcuni momenti della nostra vacanza sui social, sia sui canali di Breakfast&Coffee (soprattutto instagram stories!) che su quelli personali, e ho ricevuto diverse richieste di informazioni da parte di amici e contatti interessati a saperne di più. Dunque, eccomi qui 😉

Questa è stata la nostra seconda estate tra i monti: ho rivalutato moltissimo la montagna nei mesi estivi e ne sono felice perchè ha saputo stupirmi come non credevo; lo scorso anno abbiamo scelto la Val di Fassa, precisamente il Passo del Pellegrino (vicino la cittadina di Moena) in una struttura davvero super organizzata per le famiglie: l’Hotel Arnika. Il piccolo di casa aveva da poco compiuto i due anni quindi ci eravamo adagiati su una scelta full optional optando per questa soluzione in formula di mezza pensione, in modo da avere i pranzi non vincolati.
Quest’anno invece siamo stati a Cavalese, un caratteristico paesino della Val di Fiemme collocato in una posizione strategica per raggiungere numerosi punti di interesse oltre che di partenza per diversi itinerari. Francesco ora ha 3 anni compiuti e abbiamo scelto la soluzione più indipendente di un appartamento così da poter essere totalmente liberi dagli orari, scegliendo di tornare a casa se stanchi o rimanere in giro se l’itinerario del giorno ci appassionava o prendeva più tempo.
Per la ricerca dei punti principali di interesse ci siamo affidati al portale VISIT FIEMME: sapevamo già in partenza di voler camminare parecchio quindi abbiamo ricercato una serie di itinerari utili da fare con il passeggino al seguito (i piccoli, si sa, si stancano facilmente!).
LE ESCURSIONI / LAGO DI CAREZZA
Quella che mi è piaciuta di più in assoluto è stata la visita al Lago di Carezza, uno specchio d’acqua alpino a 1.600 metri di colore smeraldo e che, grazie ai colori riflessi nella luce del sole, viene chiamato anche il “Lago dell’Arcobaleno”; si trova nelle Dolomiti Occidentali e al suo interno si specchiano le vette del Catinaccio e del Latemar.
“Una leggenda racconta che una meravigliosa sirenetta viveva nelle profondità del Lago di Carezza, della quale si innamorò il mago Masarè. Per conquistare il suo amore, la strega Lanwerda consigliò al mago di travestirsi da venditore di gioielli e di creare con questi un arcobaleno dal Catinaccio fino al Latemar.
Al mago piacque l’idea e fece sì che l’arcobaleno splendesse nei suoi magnifici colori. Ma dimenticò di travestirsi. La sirenetta lo vide quindi e da quel momento in poi sommerse per sempre nel lago e non si fece più vedere. Il mago fu così infuriato, che buttò tutti i gioielli e pezzi dell’arcobaleno nel lago. E proprio per questo, ancora oggi il Lago di Carezza brilla magicamente in tutti i colori dell’arcobaleno”.
Cascate Cavalese
Se andate a visitarle portatevi dietro una felpa e copritevi bene (sì, anche in piena estate!) perché il tuffo d’acqua alto circa 15 metri che fa il Rivo Moena crea tantissima umidità e più ci si avvicina alla cascata più l’aria diventa fresca. Si può raggiungere facilmente il posto in auto e, una volta lì, si può scegliere di iniziare una passeggiata seguendo diversi percorsi nel verde, con anche piste ciclabili che arrivano al vicino paesino di Predazzo. Noi ci siamo stati la mattina intorno alle 10 e la posizione del sole creava davvero dei bellissimi giochi di riflessi e arcobaleno!
Alpe Cermis
Siamo saliti a 2.250 metri ma una colazione da fotografare l’ho trovata anche qui: Linzer Torte di frolla al cacao con confettura di frutti di bosco e crostata alla crema con fragole, more e mirtilli! Il bello dei rifugi di montagna è che con “la scusa” della lunga camminata fatta per arrivarci ti puoi permettere qualche caloria in più 😉
Qui eravamo a quello del Paión, davvero magnifico! E la vista?! Parliamone! Non ero mai stata sul Monte Cermis, ma rientra tra i panorami più belli che io abbia mai visto!
Da Cavalese le telecabine panoramiche potano direttamente a Doss del Laresi: lungo la tratta c’è anche un parco giochi meraviglioso per i bambini “CermisLandia” con treni in legno, percorsi d’acqua e discese che simulano lo slittino. Se pensate di passare qualche giorno in Val di Fiemme non potete perdervelo!
Salutati marito e figlio sono salita ancora, prima in telecabina, poi in seggiovia fino a cima Paion a 2.500 metri per contemplare un panorama da capogiro fra il Latemar, il Catinaccio, il Massiccio del Sella, la parete Sud della Marmolada, le Pale di S. Martino e il gruppo di Brenta.
L’Alpe Cermis fa parte del grande circuito Dolomiti Superski e posso solo immaginare che sogno possa essere in inverno!
Passo Lavazè
Poiché indicato come uno dei punti di maggior interesse paesaggistico, abbiamo fatto una rapida escursione anche all’altopiano del Passo Lavazé, a 8 km da Varena; dal passo si gode un ampio panorama sulle vette del Catinaccio e Latemar.
In estate, questo è il luogo perfetto per escursioni, a piedi o in mountain bike, degustazioni nelle baite e pesca sportiva, data la presenza di un piccolo lago naturale. In uno dei rifugi vicini ci siamo riscaldati con una buonissima merenda a base di Sacher Torte e bombardino caldo, un tipico liquore all’uovo servito caldo e con panna e cannella.
Parco della Pieve
Tornando a parlare di Cavalese, non potevamo perderci il suggestivo Parco della Pieve, area verde con tigli secolari e gioiello della cittadina, che accoglie un parco giochi per bambini davvero splendido; vale la pena andarci anche solo per la vista magnifica sulla catena di monti Lagorai.
Sì ma che si mangia?!
Passando invece alle cose buone, due posti favolosi che ci è capitato di provare a Cavalese (uno a pranzo, l’altro a cena) sono stati: la Vecchia Osteria e Ristorante Costa dei Salici. Avendo fatto solo due pasti fuori casa, non abbiamo badato troppo a spese e, anzi, curiosi di assaggiare i piatti locali, abbiamo ordinato un po’ tutto!
Favolosi gli gnocchi di patate con menta, crema di piselli e formaggio di montagna; davvero buoni i ravioli con ragù di capriolo e crauti; per gli amanti della polenta, da provare quella croccante con fonduta di formaggio e funghi trifolati; e dolci gustosissimi come la nuvola di mascarpone con fragole e rabarbaro e la rivisitazione dello strudel con albicocche e gelato al fiordilatte!
Se invece siete alla ricerca di prodotti da forno e pasticceria tipici, in paese, di fronte al Municipio, trovate “Pasticceria cose buone di Paolo” che produce dolcezze artigianali di ogni tipo: torta al grano saraceno, al pepe rosa, pesca e limone e zenzero; ho scoperto l’esistenza delle tipiche Zirele, caramelle di zucchero grezzo aromatizzate a vari gusti e confetti ripieni di mandorle e nocciole; trovate persino lo strudel salato!
Spero di avervi regalato una piacevole piccola panoramica di quello che la Val di Fiemme può offrire! Noi ci stiamo sempre più affezionando a questi luoghi e sogniamo di ritornarci anche in inverno quando il panorama sarà decisamente cambiato ma ugualmente strepitoso (io sono una sciatrice provetta, lo sapevate?!).
Bello!!!! Felice ti sia piaciuto un angolo di Trentino e che vi siate trovati bene…. 😄
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Ci siamo trovati benissimo! E ci torneremo ❤️ grazie del commento!
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Bellissime foto e gran bel racconto devo dire che la leggenda mi ha fatto venir voglia di visitare il posto:P
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Il lago di Carezza ci ha lasciato senza parole!❤️grazie di essere passata! Spero potrai visitare questi posti bellissimi anche tu!
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